Karyūkai il mondo dei fiori e dei salici piangenti

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Foto di Nicole Ene da Pixabay

Spesso e volentieri viene erroneamente associata la figura della Oiran/Taiyuu a quella della Geisha. Con questo articolo vorrei fare un po’ di chiarezza.
Per prima cosa le Geisha non sono assolutamente delle prostitute, ne hanno nulla a che vedere con tale mestiere, ma sono invece delle semplici intrattenitrici, che si fanno un mazzo tanto a studiare per apprendere canto, danze tradizionali, poesia, letteratura, imparano a suonare gli strumenti tradizionali e studiano proprio come fossero a scuola, poiché devono essere in grado di intrattenere in maniera piacevolmente colta i loro interlocutori. Quindi sono persone che lavorano e che come tali vanno rispettate!

Detto questo partiamo a parlare della figura della Oiran e Tayuu. Chi erano costoro? La parola Oiran deriva dalla frase oira no tokoro no neesan (おいらの所の姉さん), traducibile con “la mia sorella maggiore”, ed erano delle cortigiane considerate Yuujo (遊女) “donne di piacere” o prostitute. Tecnicamente, solo le prostitute d’alto rango di Yoshiwara erano dette oiran, sebbene il termine è aperto a tutte.
Esse si distinguono dalle Yuujo le quali erano semplici prostitute e basta perché erano intrattenitrici più che prostitute vere fini a se stesse; e alcune di loro ebbero tanto successo da diventare idoli, tanto da farle affiancare a uomini di potere in alcuni casi.
Il loro onorario era talmente esoso che solo gli uomini più ricchi potevano permettersi di trascorrere una notte con esse, e difatti erano destinate per lo più a samurai e nobili. E da qui ecco la definizione di prostitute di alto rango! Ma non lo erano solamente per questo, ma anche per il fatto che indossavano abiti molto sontuosi e che fossero persone colte e che studiavano arte, danza, canto, poesia e imparavano a suonare strumenti musicali e spesso erano persino istruite per compiacere il Daimyou. Inoltre le Oiran e Tayuu erano rinomate per la loro bellezza!

Le Oiran iniziarono a comparire durante il Periodo Edo (1600-1868), e prestavano il loro servizio in case da te (che erano alla stregua di bordelli) che erano confinate nei quartieri del piacere, le così dette “Hanamachi” (letteralmente città dei fiori), luoghi in cui era offerto qualsiasi tipo di piacere, e vi erano poi le Tayuu (太夫) che erano un gradino al di sopra delle Oiran nella scala sociale.
Oggigiorno la figura delle Oiran e Tayuu è scomparsa, poiché nel 1868 durante l’era Meiji tale professione venne abolita in quanto dichiarata degradante per la donna, e ad essa subentrò in sostituzione quella della Geisha, che però svolge la sola funzione di intrattenitrice, senza implicazioni di tipo sessuale!
Nonostante ciò ai giorni nostri delle Oiran e Tayuu esistono ancora, ma si tratta solamente di attrici che vestono questi panni in occasione di parate e riecovazioni storiche, al puro e semplice scopo di preservare le tradizioni del passato, sfilando nei cortei con i loro accompagnatori o bodyguard come avveniva un tempo, oppure intrattenendo clienti esattamente come fanno le Geisha, ma sempre senza implicazioni di tipo sessuale! Alcuni eventi di rilevante importanza in Giappone ai quali si può assistere alla parate delle Oiran e Tayuu è il Bunsui Sakura Matsuri Oiran Doochuu, conosciuto anche come La Parata Onirica di Echigo, che si svolge a Niigata. Oppure vi è la Festività degli Oosu Street Performers nei pressi del Tempio Oosu Kannon a Nagoya, dove anche qui si può assistere a una parata storica con le Oiran e Tayuu che sfilano nel corteo.
E nel 2007 è stato anche realizzato un film dal titolo “Sakuran” che parla della vita di una Oiran.

Geisha, Oiran, Maiko

Qui sopra un’immagine che illustra le differenze fra una Maiko (apprendista geisha) una Geiko (geisha con esperienza) e una Oiran/Tayuu. Come potete notare l’abbigliamento di una Oiran/Tayuu è molto più vistoso rispetto a quello di una geisha, come anche l’acconciatura a mo di “albero di natale” piena di decorazioni, e il trucco agli occhi e labbra più pesante e marcato, e infine il tratto maggiormente distintivo per ogni prostituta, ovvero l’obi annodato davanti! E infine i mitsuashi geta, geta con tre denti e alti ben 15 cm che venivano calzati a piede nudo senza l’uso dei tabi, poiché la vista del piede nudo eccitava i clienti! Insomma come potete vedere una Oiran/Tayuu rispetto a una Geisha risulta volgare e chic e lascia intendere abbastanza chiaramente qual’è (o meglio quale era) il suo mestiere!

Autore : Kimono-Club Italia

L’immagine che ho messo è stata presa da questo sito

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