L’isola di Tanegashima

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Tanegashima Space Center (Di ウニウニ – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=9720008)

A sud dell’isola di Kyushu si trovano le isole Osumi. Di questa manciata di isole, la seconda per estensione è l’isola di Tanegashima che, nella storia e nella cultura giapponese, ha ricoperto, e ricopre tuttora, un ruolo importante. Le dimensioni di questa lingua di terra quasi piatta (il punto più alto è una collina che si erge fino a 282 metri s.l.m.) sono piuttosto ridotte: 57.5 chilometri da sud a nord e da 5 a 12 chilometri da est a ovest. La città più importante è Nishinoomote con 17.666 abitanti (gennaio 2008); altri paesi importanti sono Nakatane con 9.472 abitanti (2003) e Minamitane con 6.997 abitanti (2003). L’intera isola appartiene alla prefettura di Kagoshima. Mediante l’aeroporto dell’isola, è possibile raggiungere Tokyo, con scalo all’aeroporto di Kagoshima, ed Osaka.

Nel XII secolo sull’isola di Tanegashima arrivò in esilio il clan dei Taira, dopo essere stato sconfitto dai Minamoto. Dalla capitale Kyoto, al seguito dei Taira, arrivarono numerosi artigiani e cuochi. Grazie alla presenza di sabbia ricca di ferro, gli artigiani crearono una particolare tecnica per forgiare arnesi da taglio come coltelli e forbici. I coltelli (Tanegashima Hocho) sono tuttora molto apprezzati dai cuochi giapponesi mentre le forbici (Tanebasami), per la loro qualità, vengono usate nel campo della coltivazione Bonsai.
Isola di TanegashimaL’isola di Tanegashima è certamente nota per essere stato il luogo di approdo dei primi europei i quali introdussero nel Paese un oggetto destinato a rivoluzionare l’arte della guerra e, quindi, la storia del Giappone: il fucile.
Nel XVI, nel pieno del fenomeno della pirateria (Wako o Wokou), molto diffusa nelle acque tra Cina, Giappone e Corea, l’isola di Tanegashima fu uno dei covi prediletti dai pirati giapponesi. Su una di queste navi arrivarono, nel settembre del 1543, due, o tre, commercianti portoghesi. Essi portarono con loro degli strani oggetti lunghi che sputavano fiamme e fumo. Erano i primi europei ad arrivare in Giappone e i loro archibugi catturarono subito l’interesse degli indigeni; il signore dell’isola, Tokitaka, ne acquistò due e diede ordine ai suoi artigiani di studiarli, di migliorarli e di replicarli; nacquero così fucili di Tanagashima che, nel giro di pochi anni, si diffusero in tutto il Giappone facendo presto la comparsa sui campi di battaglia.
A Nishinoomote, nel museo Kaihatsu Sogo Center, viene custodito il primo fucile costruito in Giappone; inoltre, ogni estate, si svolge il Tanegashima Teppo Festival per rivivere l’arrivo dei portoghesi.

L’isola non ha avuto solo un’importanza storica; nel sud, vicino al paese di Minamitane, è situato il più importante centro spaziale del Giappone, il Tanegashima Space Center. Da qui vengono lanciati i razzi destinati a portare satelliti in orbita terrestre.
Interessante è anche il valore naturalistico dell’isola; basti pensare, ad esempio, alle varie spiagge in cui non è difficile avvistare tartarughe di mare.

Autore : Cristiano Suriani

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