Negishi, il primo ippodromo

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Negishi GrandstandLa presenza del cavallo in Giappone risale alla Preistoria: lo testimoniano vari ritrovamenti archeologici. Quando il Giappone era ancora collegato al continente asiatico, il cavallo arrivò dalla Cina e dalla Corea. Come testimoniano il Kojiki e il Nihonshoki, due testi fondamentali per lo studio del Giappone arcaico, fu solo durante il IV secolo che il cavallo cominciò ad essere usato nell’agricoltura e in battaglia.

Per vedere un uso sistematico del cavallo anche in campo sportivo, bisogna aspettare al 1862 quando le prime gare vennero organizzare a Yokohama; la città, con il suo porto, fu una delle prime ad essere aperta al mondo esterno. Considerevole, quindi, era la presenza di stranieri a Yokohama in quel periodo, e furono gli inglesi, grandi cultori di questo sport, che organizzarono le prime corse di cavalli su modello europeo.
Le gare venivano organizzate, un po’ avventurosamente, su un terreno, paludoso e poi bonificato, nei pressi del porto di Yokohama.

Nel 1866 fu costruito il primo vero ippodromo: il Negishi a Yokohama.  Le gare a Negishi cominciarono ad essere organizzate più stabilmente e questo sport, da passione limitata alla comunità occidentale, velocemente si diffuse anche fra i giapponesi.
L’Imperatore Meiji, grande appassionato di cavalli, visitò l’ippodromo per bene quattordici volte.

Negishi-1872
L’Ippodromo Negishi 1872

Durante il grande terremoto che colpì la zona del Kanto, nel 1923, Tokyo e Yokohama furono quasi distrutte, anche l’ippodromo venne danneggiato; fu ricostruito, qualche anno più tardi, nel  1929, su disegno dell’architetto americano Jay Harbert Morgan, che, tra le altre cose, aveva partecipato anche alla progettazione di numerosi edifici attorno a Yokohama e altre città giapponesi.
Le gare, a Negishi, continuarono fino al 1942 quando le corse ippiche vennero vietate dal governo militare. L’esercito giapponese requisì l’edificio e lo trasformò in stamperia, le stalle vennero usate come carcere per i prigionieri di guerra australiani.
Dopo la guerra, la struttura, ormai diventata una stamperia, venne utilizzata dall’esercito americano che qui produsse i volantini della Capitolazione da distribuire su tutto il Giappone occupato.

Fino al 1983, il terreno su cui sorgeva l’ippodromo, rimase sotto l’amministrazione americana. L’edificio principale ospitò uffici amministrativi e la zona antistante divenne una zona residenziale per i militari della vicina base navale americana. L’intero complesso era noto con il nome di Negishi Heights.

Nel 1983, finalmente, il complesso tornò al Giappone. Dopo un breve utilizzo come sala da bowling, il caratteristico edificio con le tre torri, che una volta costituiva l’ingresso e la tribuna coperta dell’ippodrromo, cadde in totale stato di abbandono.
Davanti alla tribuna c’è una vasta area verde, dove una volta c’era la pista di gara, occupata oggi da un parco, una delle maggiori attrazioni della città, soprattutto durante la fioritura dei ciliegi. All’interno del parco, si trovano un maneggio e il museo del cavallo.
L’edificio è ambita meta degli appassionati dell’esplorazione urbana.

Autore: Cristiano Suriani

Fonti (qui potete trovare anche diverse foto):
The Abandoned Negishi Grandstand (1/2)
Negishi Racecourse: Story & Blood (2/2)

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