Hanami

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HanamiOgni turista sa che il momento migliore per visitare il Giappone, è tra marzo ed aprile, quando i fiori degli alberi di ciliegio sbocciano creando incantevoli paesaggi. In questo periodo molti giapponesi, e turisti stranieri, usano riunirsi sotto i rosati rami dei ciliegi per mangiare, bere, festeggiare e godere di questo meraviglioso spettacolo della natura.
L’Hanami, l’osservazione della fioritura degli alberi di ciliegio, è uno degli appuntamenti più importanti in Giappone. Ogni città, piccola o grande che sia, ha il suo luogo dove la gente si riunisce per un picnic sotto i ciliegi in fiore.

Il ciliegio (sakura) è l’albero simbolo del Giappone. I suoi fiori che, a seconda del tipo di pianta, possono variare dal bianco al rosa, hanno un alto valore simbolico. Lo sbocciare dei fiori simboleggia la nascita della vita, della natura. Dopo essere sbocciati, i fiori durano poche settimane, per poi, nel pieno del loro fulgore, morire e cadere a terra: ci ricordano la vita che può essere effimera e cadere, nel pieno della sua bellezza, proprio come un fiore di ciliegio.
Per la loro bellezza, e per la brevità della loro vita, i fiori di ciliegio sono stati associati alla figura dei samurai e, durante l’ultima guerra, ai piloti kamikaze.
La fioritura dei ciliegi non è solo un fatto naturale e turistico, ma ha contagiato tutti i settori più importanti della vita del Paese: dalla filosofia alla religione, dalla cultura popolare moderna alla letteratura e alla pittura.

HanamiMa quando l’uomo ha cominciato a coltivare i ciliegi ? E quando, e come, è iniziata la tradizione di riunirsi per ammirare la fioritura di questi alberi ?

In Giapponese, “Hana” significa “fiore” e “mi” significa “osservazione”.
Quando i due termini sono combinati, la parola si riferisce all’osservazione della fioritura degli alberi di ciliegio.

Fino al periodo di Nara (710 – 794), il fiore più conosciuto in Giappone era l’ume (albicocca giapponese), molto probabilmente a causa della sua origine cinese, e in quel periodo la Cina esercitava una notevole influenza culturale.
Nel successivo periodo Heian (794 – 1185). il ciliegio divenne più popolare fra gli aristocratici giapponesi. Molti studiosi collegano questa transizione all’abolizione, nell’894, del Kentoshi, la delegazione ufficiale giapponese in Cina. L’abolizione troncò l’influenza cinese e permise al Giappone di sviluppare una propria cultura.
Dopo quella data, il “fiore” citato nelle opere letterarie divenne, per antonomasia il ciliegio.
Durante il periodo di Heian, le riunioni sotto i sakura, durante la fioritura, erano ad appannaggio esclusivamente dell’aristocrazia.

Nel 1598, il grande generale Toyotomi Hideyoshi tenne uno stravagante hanami, presso il tempio Daigoji a Kyoto, riservato ai signori feudali e ai loro vassalli, ma neanche allora la pratica si era ancora diffusa fra la popolazione.

HanamiFu durante il periodo di Edo (1603 – 1868) che, finalmente, l’hanami andò incontro ad una larga diffusione popolare. Uno dei primi raduni, nella seconda metà del XVII secolo, fu a Ueno, nella città di Edo (Tokyo).
Durante il governo Tokugawa, cioè durante il periodo di Edo, il Giappone attraversò un periodo di sostanziale pace, sia all’esterno che all’interno dei suoi confini; questa situazione durò per oltre 250 anni. L’assenza di attività belliche, permise ai non-aristocratici di dedicare parte del proprio tempo alla cultura e ad altre attività piacevoli che la vita poteva riservare.
Tokugawa Yoshimune (1684 – 1751), l’ottavo shogun, piantò numerosi alberi di ciliegio e creò svariati appuntamenti per l’hanami, a Edo, per la gente comune. Fra i siti per l’hanami, Yoshimune creò quelli ad Asukayamam Mukojima, Gotenyama e Koganei. Alcuni di questi posti sono ancora fra i luoghi più popolari oggi a Tokyo.

Fino alla fine del periodo di Edo, la gente ammirava diverse varietà di ciliegi: yamazakura, edohigan, kanhizakura. Dopo la creazione artificiale dell’ibrido somei yoshino, probabilmente nel tardo periodo Edo, o all’inizio del periodo Meiji (1868 – 1912), la varietà divenne estremamente popolare grazie alla bellezza dei suoi fiori leggermente rosati.
Oggi la varietà somei yoshino copre il 70-80% di tutti gli alberi di ciliegio in Giappone.
Tutti i somei yoshino sono piantati usando una tecnica chiamata tsugiki (innesto). Questo significa che tutti gli alberi esistenti hanno un identico DNA, la principale ragione per cui i fiori degli alberi di ciliegio sbocciano e poi cadono, quasi simultaneamente.
La sincronizzazione è sicuramente una dei motivi più affascinanti, e il motivo del successo, di questa varietà.

Al giorno d’oggi, come dicevamo, l’hanami gode di una enorme popolarità, non solo in Giappone: ormai in molti Paesi del mondo, anche in Italia, vengono organizzati hanami sempre molto frequentati.
Chiaramente per il Giappone, la fioritura dei ciliegi ha anche un valore turistico: non esiste depliant o materiale sul Giappone che non include almeno un accenno a questo evento naturale. Il richiamo turistico è forte ed è il sogno di ogni appassionato del Giappone, andare ad ammirare, dal vivo, la fioritura dei ciliegi.

HanamiL’agenzia meteorologica giapponese, ogni anno emette delle cartine di previsione sull’inizio del periodo di fioritura e sul momento di cui l’evento raggiungerà l’apice.
L’evento naturale, data la grande estensione, da nord a sud, del Giappone, dura ben quattro mesi. I primi ciliegi fioriscono, in gennaio, nelle isole Ryukyu (Okinawa). Con il passare dei giorni, il fronte della fioritura (sakura zensen) avanza verso nord: per la fine di marzo ha già raggiunto il centro del Giappone; in aprile è la volta della zona nord dell’isola di Honshu; ultima ad ammirare la fioritura, in maggio, è l’isola di Hokkaido.

Autore: Cristiano Suriani

Fonti :
The Japan Times – The centuries-old charm of Japan’s cherry blossoms
Nippon.com – Cherry Blossom Archipelago

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