L’isola di Sado

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Isola di SadoIn una età molto remota, non esisteva niente. Un giorno, le Grandi Divinità decisero di mandare sulla terra Izanami e Izanagi, fratello e sorella. Donarono loro una lancia ingioiellata. Dal ponte celeste, che collegava la Terra al Paradiso, Izanagi agitò il fango primordiale con la lancia da cui, una volta ritratta, caddero delle gocce di acqua salata. Da queste gocce nacque l’isola di Onogoro. Le due divinità scesero e presero dimora sull’isola. Dalla loro unione nacquero otto isole: una di queste era l’isola di Sado.

Questa sarebbe la leggendaria nascita dell’isola, secondo il Mito della Creazione riportato nel Kojiki. Secondo il Nihonshoki, e secondo ritrovamenti archeologici, l’isola sarebbe già stata abitata nel Periodo Jomon (14.000 – 400 a.C.) – la preistoria giapponese -, forse dalla popolazione dei Mishihase.

All’inizio dell’ottavo secolo d.C. divenne provincia mentre, dal XII al XVI secolo Sado venne governata dal clan degli Homma, fino a che non venne conquistata dal generale Uesugi Kagekatsu nel 1589. Ai tempi di Sekigahara (1600) l’isola si trovò nel campo dei seguaci di Toyotomi Hideyoshi. Con la sconfitta dei Toyotomi, anche Sado cambiò padrone.
Visto che a Sado, proprio in quegli anni, vennero scoperti importanti giacimenti di oro e di argento, entrò a far parte dei possedimenti personali del clan dei Tokugawa. Nel Periodo Meiji, Sado, dal 1871 al 1876 fu una prefettura a se stante fino a quando non venne inglobata nella prefettura di Niigata.
Isola di SadoOltre che per la sua miniera, l’Isola di Sado, è conosciuta per essere stata il luogo d’esilio di personaggi scomodi: essere esiliati a Sado significava quasi essere condannati a morte. Tra le personalità più famose che vennero confinate su quest’isola, troviamo l’Imperatore Juntoku (1197-1242) che nell’isola è anche sepolto. A Sado vennero esiliati anche molti senzatetto che furono usati come manodopera nella miniera di oro che fece la fortuna del dell’isola. L’epoca migliore per la miniera fu il Periodo Meiji quando raggiunse una produzione di 400 chili d’oro all’anno. La miniera fu chiusa nel 1989 ed è visitabile dai turisti.

Oggi sull’isola di Sado vivono circa 67.000 abitanti, ma negli anni ’50 gli abitanti erano il doppio (125.597 nel 1950). L’economia si basa sull’agricoltura, sulla pesca e sul turismo. Negli ultimi anni i visitatori annuali hanno toccato la soglia media delle 650.000 presenze. Tra i turisti e gli amanti di un certo tipo di musica, l’isola di Sado è conosciuta per essere la patria del gruppo Kodo, massimo esponente della musica con tamburi Taiko.

Formatosi nel 1981, il gruppo Kodo organizza annualmente il festival “Earth Celebration” che attira molti artisti e turisti provenienti da tutto il mondo.
La particolarità di questo gruppo è che vive in un proprio “villaggio Kodo”. Il villaggio è dotato di una cucina comune, un dormitorio, una scuola, una biblioteca. Esiste poi uno studio di registrazione e una sala per le prove. Non mancano poi case per i membri del gruppo che sono sposati. Nel villaggio vivono circa 70 persone tra membri del gruppo e le loro famiglie. Chi vuole entrare a far parte del gruppo deve sostenere una dura preparazione della durata di circa un anno. Il gruppo Kodo, che spesso è impegnato in tour mondiali, è anche attivo nello studio e nella conservazione delle antiche arti e tradizioni.

Autore : Cristiano Suriani

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